Nik’s&Co

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easy, vintageVia Giovanni Schiaparelli, 14, Milan, Metropolitan City of Milan, Italy

Viaggiate, perché c’è così tanto da scoprire. E non esiste brivido che sappia di vita come quello che regala una valigia che va riempiendosi, di fotografie e sogni e ricordi. Tutte esperienze che chi vi accoglie può mescolare in un bicchiere, e voi stessi potrete raccontare a chi vi capiterà di incrociare al bancone: soprattutto al Nik’s&Co, dove le luci sono soffuse e il jazz dal vivo è cosa di ogni settimana.

Nik saprà essere il compagno di viaggio perfetto, perché ha coraggio da dedicarvi e curiosità da miscelare. Ogni drink sarà una tappa, nel mondo e nel tempo, su una cartina sbiadita dagli anni proibiti, quegli anni ’30 che si respirano in ogni seduta e in ogni pagina del menu. E quanti aneddoti ha raccolto, quanti sapori ha provato, quanti suoni udito. In giro così tanto che adesso pare non avere direzione. 

Un timone in realtà esiste, e il bartender lo terrà saldo fino alla vostra destinazione. Tanto la prossima sera sarete in partenza di nuovo, perché avrete lasciato il Nik’s&Co con il desiderio di acquistare subito un altro biglietto. E scoprire ogni volta una altro lato del mondo e di voi stessi.

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pettinatoVia Solferino, 33, Milan, Metropolitan City of Milan, Italy
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MILANO LIBERTY

Voi magari non ci crederete, ma anche l’inferriata di un balcone può accarezzare e avvolgere lo spirito. Sinuosa, quasi sensuale, una curvacea domanda troppo affascinante forse per poterle rispondere. Lo stile Liberty, l’Art Noveau italiana, vive a Milano dinamico, sulle flessuose rientranze di piante d’acciaio, fiori in ferro battuto e palazzi di cotto opulento. 

Tra fine ‘800 e inizio ‘900 Milano assiste a una reale esplosione della nuova corrente artistica, nelle discipline più varie: pittura, scultura, scrittura. Due però sono le dimensioni in cui il Liberty si estrinseca meglio per i vialoni della vecchia Mediolanum: architettura, e contro ogni pronostico, lavorazione del ferro battuto. E ancora oggi facciate e cancelli meritano una passeggiata, mentre se ne stanno là con una sana punta di altezzosità e strepitoso snobismo.

Il nostro itinerario Liberty raccoglie i palazzi e le case più rappresentative. È tutto serenamente visitabile, ma vi consigliamo di perdere qualche quarto d’ora in più semplicemente ad ammirare e passeggiare con calma davanti a ogni facciata. La missione del Liberty era in fondo questa, liberarsi dalle insoddisfazioni di una realtà industriale, per rifugiarsi nella bellezza leggera e in qualche modo profonda. Insomma, state sereni che ogni tanto va bene anche solo guardare e non fare nulla.

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MILANO CHE NON DIMENTICA

Tra il 18 e il 22 marzo 1848 il popolo milanese si lanciò in cinque giorni di ardore, successivamente noti come le cinque giornate di Milano. Furono messe in fuga, seppur temporaneamente, le truppe austriache che dominavano la città, dando un segnale decisivo circa il carattere e la determinazione dei cittadini.

Si susseguirono anni di tensione e moti, rincorse di piani futuri mescolate con le divergenze di una politica che ancora poteva chiamarsi tale. Malcontento e sogni, reazioni e progetti andavano intrecciandosi. Nelle crepe di un’Italia logora dalla Grande Guerra, si insinuò viscido il fascismo, preludio della devastazione della Seconda Guerra Mondiale.

Milano fu la città più pesantemente bombardata del nord Italia, e tra le più coinvolte nell’orrore delle deportazioni. La metà degli edifici fu colpita da una pioggia d’odio e bombe: quasi 200.000 sfollati, più di duemila morti. Restano testimonianze visibili e visitabili, perché dimenticare sarebbe un ulteriore gravissimo crimine.

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MILANO DA NON PERDERE

Mentiremmo, se vi dicessimo che da subito siamo stati folgorati dalla bellezza di Milano, una volta trasferiti qui, ognuno per i propri diversi e simili motivi. Non ha di certo il fulgore di altre città italiane e del mondo, quel respirare armonia che riempie gli occhi di cartoline e i polmoni di parole. Milano ha però l’innegabile estetismo del nascosto, una sequela impensabile di angoli e dettagli e storie che ci passano sotto il naso e che noi, esotici, miopi e troppo spesso assuefatti dallo stereotipo del grigiore meneghino, lasciamo scorrere senza apprezzare.